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Progetto Carmela

Carmela è stata costruita all'inizio dell'estate del 2004.

C'è sempre un periodo, tra maggio e giugno, che le giornate diventano calde e lunghe,

e si ha piacere a non stare seduti davanti a un tavolino, ed è proprio necessario costruire qualcosa.

Volevo fare una barca piccolissima, che fosse possibile armare, condurre e mettere in acqua da soli,

che potesse andare a vela, a remi e a motore, che potesse contenere due o tre persone,

che fosse trasportabile in auto e che fosse inaffondabile.

Ma, sopratutto, che potesse essere costruita in modo semplicissimo e costasse veramente poco.

In Italia ci sono migliaia di chilometri di coste, e centinaia di migliaia di ragazzi tra i 14 e i 20 anni

che sarebbero felicissimi di costruire da soli una buona barca, per andarci a spasso o, forse, per farne poi un mestiere.

Potrebbe essere proposta (come lavoro di gruppo) e pagata (in almeno un esemplare)

dai lungimiranti assessorati al lavoro di qualcuno dei circa cinquecento comuni che si affacciano sulle coste italiane.

Forse qualche ragazzo potrebbe costruirne una e poi un'altra e poi venderne una e poi un altra

e poi migliorare lo scafo e mettere su un piccolo cantiere e poi e poi.

Nella pratica, è stata costruita su un piccolo tavolo lungo due metri,

in compensato marino da 4 millimetri, assemblato con la tecnica del ferro filato,

e poi assemblata e colorata. L'albero è quello di un windsurf (quelli vecchi in vetroresina vengono gettati)

e la vela è stata tagliata e costruita su misura dalla Doyle Italia di Francesco Valenza.

E' lunga 280 cm, ha tre casse stagne inaffondabili, la deriva mobile,

è costata meno di cinquecento euro vela inclusa e circa cinquanta ore di lavoro.

Ed è bellissima!

quello che segue è il depliant di pubblicità per le scuole